Rachodes / Rhacodes (Pag. 1): straccio, brandello

Rachodes / Rhacodes: dal greco rhákos = straccio, brandello.


 

In Micologia è epiteto specifico di Chlorophyllum rachodes  (Vittadini) Vellinga [che è nome prioritario rispetto al sinonimo   Macrolepiota rachodes (Vittad.) Singer] a causa della sua cuticola lacerata in evidenti scaglie.

Si trova come epiteto specifico in poche altre specie, come:  Blumenavia rhacodes   Möller;  Ganoderma rhacodes   Pat.

 

 

Osservazione: in gran parte della letteratura si trova, come epiteto specifico di questa specie, il termine “rhacodes”. Seppur più corretto dal punto di vista etimologico, è anche vero che il nome corretto di questa specie dovrebbe essere  “rachodes”: così infatti fu battezzata e pubblicata per la prima volta dal micologo italiano Carlo Vittadini nel 1835.

 

 

 

Dalla Scheda AMINT: Originariamente il Genere  Chlorophyllum  raccoglieva esclusivamente specie con sporata in massa  verdognola, e l'attuale  Chlorophyllum rhacodes  veniva inserito nell'ambito del Genere Macrolepiota; successivamente studi di natura molecolare hanno dimostrato che la sua posizione tassonomica corretta è quella attuale.

 

 

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2

 

 

 

 

********************

 

 

 

Chlorophyllum rachodes  (Vittadini) Vellinga  =  Macrolepiota rachodes  (Vittad.) Singer; è considerata specie tossica: provoca sindrome  gastroenterica  più o meno accentuata. Ha carne bianca, ma al taglio o allo sfregamento vira subito al colore arancio-carota o al rosso; dopo qualche minuto di esposizione all’aria vira al rosso bruno. Odore come di patata cruda. Può essere confusa con la simile Chlorophyllum brunneum.

 

 

Un breve elenco con la sintesi delle differenze tra  Chlorophyllum rhacodes  e  Chlorophyllum brunneum  tratto dalla letteratura. A cura di Tomaso Lezzi

Chlorophyllum rhacodes
Anello  doppio
Anello con parte inferiore chiara
Bulbo  clavato
Cheilocistidi  globosi, sub-globosi, 10-35 × 8-25 µm
Cheilocistidi spesso catenulati
Spore con apice troncato, o no

Chlorophyllum brunneum
Anello non distintamente doppio
Anello con parte inferiore bruna
Bulbo marginato (simile a quello di alcuni Cortinarius del sottogenere Phlegmacium)
Cheilocistidi clavati, 25-50 × 8-20 µm
Spore con apice troncato

 

 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 


 

Primordi di   Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes   con viraggio del gambo e del cappello dopo lo sfregamento con l’unghia;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


 

Le scaglie imbricate sul cappello in  Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

 


 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 


 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

 

 

Scaglie imbricate sul cappello di  Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 


 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cappello squamato in   Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione di   Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’anello membranoso e mobile di   Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Nicolò Parrino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chlorophyllum rachodes  =  Macrolepiota rachodes; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.