Confragosus / Confragosa / Confragosum: scabroso, aspro

Confragosus / a / um: aggettivo latino = scabroso, aspro.


 

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie tra cui:  Daedaleopsis confragosa  (Bolt. : Fr.) Schröter;  Rinodina confragosa  (Ach.) Körb.;  Tubaria confragosa (Fr.) Harmaja;  Steccherinum confragosum  Maas Geest. & Lanq.; ecc.

 

 

 

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Daedaleopsis confragosa (Bolt.: Fr.) Schröter; si distingue dalla simile  Daedaleopsis tricolor per avere dimensioni più grandi, essere di sezione più spessa, per avere colorazioni di norma dall'ocra al bruno-ruggine ma senza essere troppo accese; e per avere l'imenoforo a pori più o meno allungati, labirintiformi o irregolarmente dicotomici, e comunque senza che i pori assumano una decisa e diffusa conformazione a pseudolamelle (imenoforo composito). Da giovane l'imenoforo vira al rosa per sfregamento.

 

 

 

Daedaleopsis confragosa; lignicolo annuale, conformato a mensola più o meno semicircolare di dimensioni fino a 15 cm e oltre; isolato o gregario, anche imbricato; solitamente con la parte superiore (sterile) appiattita o leggermente convessa, glabra, zonata e solcata, di colore variabile: da beige a ocra, da bruno a bruno-rossastro senza tuttavia assumere tonalità troppo accese o brillanti. L’imenoforo è costituito tubuli e da pori; questi si presentano in varie forme: da rotondi ad allungati, talvolta più o meno labirintiformi ma di solito senza assumere una conformazione lamellare. La superficie poroide ha colore da biancastro a ocraceo e si macchia di rosa alla contusione.

Confondibile con  Daedaleopsis tricolor  che ha dimensioni più contenute, colori rossastri più brillanti e accesi e pori solitamente così allungati da sembrare vere e proprie lamelle caratteristicamente dicotomiche.

 Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Daedaleopsis confragosa; foto di Marco Barbanera

  

 

 

 

 

 

 

Daedaleopsis confragosa; con l'evidente viraggio al rosa dell'imenoforo ove contuso; foto di Marco Barbanera

 

 

 

 

 

 

Confronto tra  Daedaleopsis confragosa (a sinistra) e  Daedaleopsis tricolor (a destra); si notano differenze di colore e di dimensioni. Foto di Marco Barbanera

 

 

 

 

 

 

 

Daedaleopsis confragosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Esemplare resupinato, con l'imenoforo (in questo caso definibile come composito) completamente esposto all’aria e con la parte sterile completamente aderente al substrato legnoso;  Daedaleopsis confragosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Imenoforo composito di  Daedaleopsis confragosa; pori allungati e irregolarmente dicotomici; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

In questi esemplari di  Daedaleopsis confragosa  i pori sono molto allungati e irregolarmente dicotomici; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

In sezione: tubuli monostratificati, dello stesso colore del contesto superiore.

 Daedaleopsis confragosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano di una porzione di superficie poroide di  Daedaleopsis confragosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 


 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.