Castaneus / Castanea / Castaneum (Pag. 1): di colore castano

Castaneus / a / um: aggettivo latino = di colore castano. Deriva dal greco kástanon melon = frutto della castagna; che a sua volta prese il nome dal villaggio di Kastanía in Tessaglia, dove pare che tale frutto fosse molto comune.

In Micologia è epiteto specifico di molte specie, in riferimento al colore castano molto comune nel mondo dei funghi. Per esempio: Bryonora castanea (Hepp) Poelt; Cryptodiaporthe castanea (Tul. & C. Tul.) Wehm.; Discella castanea (Sacc.) Arx; Fomitopsis castanea Imazeki; Hjortstamia castanea Boidin & Gilles; Scutellospor castanea C. Walker; Lepiota castanea Quélet; Australohydnum castaneum (Lloyd) Zmitr., Malysheva & Spirin; Inoloma castaneum Velen.; Tuber castaneum (Wallr.) Corda; Cystidiophorus castaneus (Lloyd) Imazeki; Dasyscyphus castaneus Graddon; Loweporus castaneus Corner; Marasmius castaneus Mont.; Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél.; Pachyella castanea Häffner = Peziza depressa Pers. che, attualmente, è nome prioritario; ecc.

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

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Lepiota castanea Quélet; piccola Lepiota di non facile identificazione senza le necessarie osservazioni compiute al microscopio;

foto e commento di Massimo Biraghi

Lepiota castanea; foto di Felice Di Palma

Lepiota castanea; foto di Tomaso Lezzi

L'arrossamento del gambo, in particolare verso la base, per manipolazione o vetustà è uno dei metodi macroscopici che aiutano a distinguere questa Lepiota dai toni bruno-fulvi dalle sue simili, quale ad esempio Lepiota boudieri. Per una esatta delimitazione della specie è comunque consigliabile effettuare gli accertamenti microscopici.

Lepiota castanea; foto e commento di Mauro Cittadini

Gyroporus castaneus (Bull. : Fr.) Quél.; dal TUTTO FUNGHI Pag. 304, Scheda n° 187: “La carne bianca, pressoché immutabile, avvicina questa boletacea alla Sezione Edules dei Boletus, oltre all’aspetto generale, ai cromatismi, alla tomentosità della cuticola e al candore dei pori all’esordio; caratteri che possono trarre in inganno il principiante. Le dimensioni minute e il gambo liscio, coriaceo e cassante, ricco di cavernosità al suo interno, aiutano notevolmente a sgombrare il campo da eventuali dubbi interpretativi.

Discreto commestibile, sapore grato e odore di nocciola. Scartare il gambo, spugnoso, cavo e fortemente indigesto.”

Gyroporus castaneus; foto di Federico Calledda

Gyroporus castaneus; foto di Tomaso Lezzi

Gyroporus castaneus; foto di Alessandro Francolini

Cappello di Gyroporus castaneus; foto di Alessandro Francolini

Imenoforo di Gyroporus castaneus; con i tubuli arrotondati e quasi liberi al gambo. Foto di Alessandro Francolini

Sezione di Gyroporus castaneus: il gambo si presenta robusto ma in realtà è fragile: all’inizio pieno, ben presto cavernoso, diventa cavo a maturità pur mantenendo una “corteccia” relativamente spessa. Tale corteccia dà la sensazione di robustezza ma, alla minima pressione, la cavità interna rende il tutto piuttosto fragile e cassante. Costante e caratteristico il profilo dei tubuli nei pressi del gambo: arrotondati e quasi liberi. Foto e commento di Alessandro Francolini

Pachyella castanea Häffner = Peziza depressa Pers.; apotecio 10-40 mm di diametro, sessile, da cupulato a disteso, superficie imeniale liscia, castano-scuro con toni porpora, a maturazione sfumata di nerastro specialmente verso il centro. Ricettacolo leggermente forforoso, subconcolore, orlo intero o ondulato. Carne ceracea, fragile, concolore, alla frattura secernente un latice acquoso, incolore, odore leggermente spermatico avvertibile in fase di essiccazione. Fruttifica singola o gregaria su terreno argilloso sotto latifoglie.