Crispus / Crispa / Crispum (Pag. 1): increspato

Crispus / a / um: aggettivo latino dal significato di: increspato, ricciuto.

 

In Micologia è epiteto specifico solitamente atto ad indicare una qualche struttura fungina particolare (o tutto lo sporoforo) di aspetto increspato o più o meno arricciato.

 

Per esempio:   Collema crispum   Webber ex F.H. Wiggs;   Hydnum crispum   Scop.;   Agaricus crispus   J. Otto;   Helvella crispa   (Scop. : Fr.) Fr.;    Plicaturiopsis crispa   (Pers. : Fr.) D.A. Reid;    Sparassis crispa (Wulf. : Fr.) Fr.; ecc.

 

In particolare   Sparassis crispa   (Wulf. : Fr.) Fr.  è considerata specie tipo del Genere Sparassis.

 

 

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Sparassis crispa  (Wulf. : Fr.) Fr.; dal TUTTO FUNGHI, Scheda 41, Pag. 145: "Fungo inonfondibile per la particolare struttura del corpo fruttifero che nella fase adulta assomiglia ai cavolfiori maturi. Di grandi dimensioni (fino a 40 cm di diametro), irregolarmente globoso e costituito da un corto  gambo  infossato nel substrato di crescita, dal quale partono delle ramificazioni nastriformi che ricorddano delle lunghe foglie increspate. Specie di non facile reperimento, si comporta come parassita delle piante di conifera, prediligendo  Pinus, diffondendo marciume  all'albero intaccato e conferendogli un odore penetrante di solvente per vernici (trementina). Grifola frondosa si distingue per il corpo fruttifero composto da numerosi cappelli sorretti da altrettante ramificazioni confluenti in un unico gambo; fruttifica alla base di latifoglie (Castagni e Querce). Sparassis laminosa  si distingue per avere ramificazioni maggiormente tendenti su tonalità giallastre o crema-ocracee, con strutture a ventaglio caratteristicamente ondulate; è specie molto rara che creesce su tronchi di latifoglia in avanzato stato di marcescenza o debilitati. Sparassis nemecii  è quasi una sosia di  Sparassi crispa  ma ha grandi dimensioni, con lamine cuneiformi, è molto rara e tipica dell'ambiente montano.

 

 

 

 

Sparassis crispa; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

Plicaturiopsis crispa  (Pers. : Fr.) D.A. Reid; piccolo lignicolo (2-3 cm di diametro) che cresce su rami a terra di latifoglie, Faggio in particolare. Aspetto da flabelliforme o conchiforme, con bordo da lobato a increspato. Presenta superficie sterile  villosa, più o meno scanalata e di colore da brunastro-ocraceo a rosso-giallastro; il bordo è più chiaro, biancastro. Imenoforo costituito da pliche in rilievo, radiali e flessuose, biancastre. Ha carne sottile e consistenza tenace. Foto di Nicolò Parrino

 

 

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa  (Scop. : Fr.) Fr.dal (nuovo) Tutto Funghi, Scheda 7, Pag. 109: “È una specie autunnale, più raramente primaverile; cresce al margine dei fossati e talvolta all’interno dei boschi umidi di latifoglia o anche misti, in colonie generalmente numerose. Potrebbe essere scambiata con diverse specie del suo stesso Genere: Helvella pityophilla, più termofila, è molto simile per aspetto e per dimensioni, possiede una mitra dalle tonalità più giallastre, ma l’elemento di differenziazione più evidente è il colore del gambo, grigio-avana con toni lievemente violacei; Helvella lactea presenta un colore bianco latte e la superficie interna appare liscia e non fioccosa; Helvella lacunosa  possiede una mitra liscia, non arricciata e dai colori brunastri sulla parte esterna.

Questo fungo contiene acido elvellico, sostanza termolabile; inoltre, studi recenti, hanno evidenziato la pericolosità della giromitrina, una miscela di varie sostanze, presente in alcuni Ascomicetes tra cui  Helvella crispa; l’ingestione di questo alcaloide può provocare una sindrome  giromitrica. La giromitrina durante la cottura e/o in ambiente acido (come nello stomaco) si trasforma in monometilidrazina, sostanza che svolge un'azione irritante della mucosa gastrointestinale, tossica nei confronti delle cellule epatiche, dei globuli rossi (determina emolisi dei globuli rossi), del sistema nervoso centrale ed è dotata anche di effetto cancerogeno. Per le suddette ragioni deve essere considerato velenoso.” 

Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sparassis crispa; foto di Giuseppe Vanoli

 

 

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; foto di Giuliano Gnata

 

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; questa specie risulta abbastanza critica perché anni fa veniva consumata, mentre è ormai accertato da tempo che provoca sindrome giromitrica, perché contiene giromitrina. La giromitrina è una sostanza che si idrolizza facilmente, formando la monometilidrazina, sostanza tossica (danni al fegato, emolisi dei globuli rossi, attacco del sistema nervoso centrale) ed è cancerogena! Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Gambi  cavernosi e costolati in  Helvella crispa; spesso nelle "cavernosità" dei loro gambi trovano rifugio (anche per "cacciare") varie specie di insetti;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

Helvela crispa; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa, foto di Gianni Bonini

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; particolare della  mitra  irregolarmente   selliforme; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del gambo di   Helvella crispa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Sparassis crispa; foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 

 

Sparassis crispa; foto di Rudi Covino

 

 

 

 

 

 

Helvella crispa; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Plicaturiopsis crispa; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.