Laurocerasi: che fruttifica presso Prunus laurocerasus (Lauroceraso); oppure che ha odore come le foglie e i fiori del Prunus laurocerasus

Dal nome della pianta  Prunus laurocerasus  L., una rosacea di cui le foglie e i fiori profumano di pasta di mandorle amare (similmente agli "amaretti" o alla colla "Coccoina"). Il "lauroceraso" è un arbusto assai comune, utilizzato molto spesso nella realizzazione delle siepi; le sue foglie possono ricordare sia quelle dell'alloro che quelle del ciliegio (da cui deriva il suo nome "lauro + ceraso" = alloro + ciliegio).


In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui:    Trochila laurocerasi   (Desm.) Fr.;    Lentinellus laurocerasi   (Berk. & Broome) P.D. Orton;    Bacidia laurocerasi   (Delise ex Duby) Zahlbr.; ecc.   che sono in qualche modo legati all'habitat relativo al  Prunus laurocerasus.  

 

Mentre   Russula laurocerasi   Melzer  deriva l'epiteto specifico dal suo odore che ricorda quello delle foglie di Lauroceraso stropicciate (definibile anche come odore mandorlato).

 

 

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Russula laurocerasi   Melzer; una  Russula  con odore di mandorle amare, forte ma sgradevole (simile all'odore delle foglie stropicciate del Lauroceraso), che fruttifica soprattutto in estate presso latifoglie, più raramente sotto conifera. Ha orlo pileico nettamente pettinato-tubercolato.  Può confondersi con  Russula foetens  che ha dimensioni maggiori e odore nauseante ma raramente con componente di mandorle amare; può anche confondersi con  Russula illota che tuttavia si presenta con lo sporoforo macchiato di brunastro in modo da apparire "sporca" e ha il filo lamellare caratteristicamente punteggiato di brunastro.

Dal punto di vista microscopico  Russula laurocerasi  si distingue dalle Russula simili per le sue spore che mostrano una evidente e marcata ornamentazione  crestata-alata.

 

 

 

Russula laurocerasi; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

Russula  di taglia medio-piccola, vegeta nei boschi di latifoglia, facile da rinvenirsi sotto Castagno, Carpino e Quercia anche misto a Faggio. Il cappello si presenta da convesso ad esteso, poi appianato, infine a maturità largamente depresso, con il margine a lungo ricurvo, segnato da evidenti scanalature. La superficie appare lucida, ma poco brillante, non glutinosa, di colore ocra-miele, punteggiata da rade macchioline bruno-rossastre. Altre caratteristiche che connotano questo taxon solo il tipico odore di mandorle amare, che con l’invecchiamento risulta sgradevole, vicino alle note di Russula foetens e l’ornamentazione  sporale, costituita da piccole verruche spesso nascoste da evidenti creste alate. In   Russula laurocerasi; foto e commento di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Russula laurocerasi; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Spore nettamente crestato-alate in  Russula laurocerasi; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

Orlo pileico nettamente pettinato-tubercolato in  Russula laurocerasi; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Orlo pileico di  Russula laurocerasi; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Esemplari vetusti di  Russula laurocerasi; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Russula laurocerasi; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Russula laurocerasi; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.