Sanguinolentus / Sanguinolenta / Sanguinolentum: sanguinolento, grondante di sangue

Sanguinolentus / a / um: aggettivo latino = sanguinolento, grondante di sangue. Dal latino sànguis, sànguinis = sangue; col suffisso latino -òlentus = abbondanza.

 

Quindi, alla lettera: abbondante di sangue.

 

 

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui:  Mycena sanguinolenta  (Alb. & Schwein. : Fr.) P. Kumm.;  Cortinarius sanguinolentus  (Moënne-Locc. & Reumaux)  Moënne-Locc. & Reumaux;  Stereum sanguinolentum  (Alb. & Schwein.) Fr.;  Puccinia sanguinolenta  Henn.; ecc.

 

 

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Mycena sanguinolenta  (Alb. & Schwein. : Fr.) P. Kumm.; Mycena che secerne latice color sangue alla frattura. Per distinguerla dalla simile  Mycena haematopus   è sufficiente osservare il filo lamellare: colorato di rosso bruno più o meno scuro in  Mycena sanguinolenta (e quindi discolore rispetto alle lamelle rosate) e concolore alle lamelle in  Mycena haematopus. Anche la pruinosità evidente del gambo in  M. haematopus  può aiutare nel differenziare le due specie visto che  M. sanguinolenta  ha gambo più o meno glabro e lucente. Anche  Mycena crocata secerne latice colorato ma di colore giallo-arancio, color zafferano. Foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; una delle Mycena  che emettono latice alla frattura, sia dal cappello che dal gambo; in questo caso il latice è di colore rosso scuro o color sangue (da cui il nome), più o meno abbondante. Lignicola, isolata o gregaria, fruttifica su legno guasto in decomposizione o su tronchi morti. Cappello fino a 1,5 cm di diametro, da emisferico a conico-campanulato, più o meno umbonato, glabro, striato per trasparenza. Colore da bruno grigiastro a rossastro pallido fino a bruno rossiccio, con orlo più chiaro; alla contusione assume colore rossastro livido. Le lamelle sono ventricose, adnate o un poco decorrenti con dentino, di colore da biancastro a rosato, con filo rossastro o rosso scuro, anche in modo punteggiato e non uniforme, per la presenza di cheilocistidi di colore rosso scuro e riuniti a mazzetti. Carne esigua, pellicolare tranne che al disco, senza sapore particolare e con odore più o meno rafanoide.

La caratteristica del filo lamellare colorato e discolore rispetto alla lamella permette di distinguerla dalla simile Mycena haematopus che emette anche lei latice rossastro ma ha filo lamellare biancastro o tutt’al più rosato e comunque concolore alla lamella; anche il margine  pileico può indirizzare verso una corretta determinazione almeno nei giovani esemplari: coreograficamente denticolato  in  Mycena haematopus, più o meno uniforme o ondulato in  Mycena sanguinolenta.

Una coppia nata direttamente in alcune fessure di un tronco marcescente; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Colore rossastro livido alla contusione in   Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Emissione di latice (in questo caso abbastanza scarso e poco fluido) da cappello e gambo;

in   Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare punteggiato di rosso scuro; si nota anche la esiguità della carne, ridotta a una semplice pellicola soprattutto verso il margine del cappello.

In   Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; foto di Marco Barbanera

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; il filo lamellare è brunastro: ciò la distingue dalla simile  Mycena haematopus; foto di Marco Barbanera

 

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare colorato di brunastro in  Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

 

 

Orlo  striato per trasparenza  in  Mycena sanguinolenta; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mycena sanguinolenta; foto di Enzo Orgera

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.