Strobilurus: nome di Genere di funghi Basidiomiceti. Famiglia Marasmiaceae
Dal greco stròbilos = trottola, strobilo, pigna; e dal greco urà = coda. In riferimento al gambo che solitamente si presenta con la base radicante e infissa all'interno degli strobili delle conifere.
A grandi linee i funghi del Genere Strobilurus hanno le seguenti caratteristiche: sono specie precoci, primaverili, omogenee e leucosporee, di piccole dimensioni, con crescita su strobili di conifera (solitamente su Abete rosso o Abete bianco e su Pinus spp.) ma anche su lettiera di aghi e strobili. Hanno portamento collybioide, presentano cappello asciutto con colori per lo più da castano a bruno-ocraceo, bruno-beige. Spore non amiloidi, acianofile; l'analisi microscopica dei cistidi imeniali aiuta a dirimere dubbi circa l'individuazione esatta tra alcune specie simili tra di loro.
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In riferimento alle 3 specie più frequenti e reperibili nei boschi italiani, si può osservare che:
# Strobilurus tenacellus (che fruttifica presso Pinus spp.) è difficilmente separabile dai vicini Strobilurus esculentus e Strobilurus stephanocystis se non con l'ausilio della microscopia, in modo particolare se la crescita avviene in foreste di conifere di Pinus spp. associate a Picea excelsa (Peccio).
Strobilurus tenacellus si potrebbe distinguere macroscopicamente per il gambo rigido, coriaceo, duro, per le dimensioni maggiori e per le caratteristiche organolettiche quali: sapore amarognolo, astringente e odore acidulo. Strobilurus stephanocystis, che condivide lo stesso areale di crescita, ha sapore insignificante, odore tipicamente fungino; Strobilurus esculentus cresce esclusivamente sotto Picea excelsa, è di consistenza tenera, emana un odore gradevole e ha sapore mite, dolciastro, gradevole.
Microscopicamente si ottiene la sicurezza determinativa in quanto S. tenacellus presenta cistidi imeniali da sub-lageniformi a fusiformi, privi o muniti di rare cristallizzazioni; al contrario di S. esculentus che ha i cistidi imeniali muricati (con vistose cristallizzazioni all'apice) e di S. stephanocystis che presenta cistidi imeniali utriformi e cristallizzazioni fini e abbondanti.
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Strobilurus esculentus (Wulfen : Fr.) Singer; nasce soltanto su strobili di Peccio (Abete rosso = Picea excelsa) o su lettiera costituita da strobili e aghi di Peccio;
foto di Federico Calledda
Strobilurus esculentus; foto di Federico Calledda
Strobilurus esculentus; foto di Federico Calledda
Strobilurus esculentus; foto di Gianluigi Boerio
Pleurocistidi a parete spessa e apice muricato in Strobilurus esculentus; foto di Massimo Biraghi
Strobilurus stephanocystis (Kühner & Romagn. ex Hora) Singer; si differenzia dal sosia Strobilurus tenacellus principalmente per la differente conformazione dei cheilocistidi che in Strobilurus stephanocystis sono utriformi e hanno fini e abbondanti cristallizzazioni apicali. Foto e commento di Gianluigi Boerio
Strobilurus stephanocystis; foto di Angelo Mariani
Cheilocistidi muricati e utriformi in Strobilurus stephanocystis; foto di Gianluigi Boerio
Cheilocistidio utriforme, con cristalli all'apice in Strobilurus stephanocystis; foto di Massimo Biraghi
Cistidio imeniale utriforme e con fini e abbondanti cristallizzazioni in Strobilurus stephanocystis; foto di Angelo Mariani
Strobilurus tenacellus (Pers. : Fr.) Singer; su strobili di Pino; foto di Gianluigi Boerio
Strobilurus tenacellus; foto di Sergio Mombrini
Strobilurus tenacellus; foto di Luigi Minciarelli
In basso a destra visibile la base del gambo, radicante, villosa e con residui miceliari; in
Strobilurus tenacellus; foto di Luigi Minciarelli
Cheilocistidi fusiformi, privi di cristallizzazioni in Strobilurus tenacellus; foto di Massimo Biraghi
Strobilurus tenacellus; cistidi imeniali fusiformi a parete un po' spessa, senza cristallizzazioni; foto di Angelo Mariani
Cistidi imeniali fusiformi, privi di cristallizzazioni in Strobilurus tenacellus; foto di Sergio Mombrini
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.