Fuscoviolaceus / Fuscoviolacea / Fuscoviolaceum: violaceo scuro

Fuscoviolaceus / a / um: dal latino fùscus = scuro; e dal latino violàceus = violaceo. Per la combinazione di colori violacei più o meno scuri.

 


 

In Micologia è epiteto specifico impiegato per diverse specie tra cui:  Tulasnella fuscoviolacea  Bres.;  Lycogala fuscoviolaceum  Onsberg;  Trichaptum fuscoviolaceum  (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden;  Cortinarius fuscoviolaceus  Britzelm.; ecc.

 

 

 

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Trichaptum fuscoviolaceum  (Ehrenb. : Fr.) Ryvarden: lignicolo annuale, con superficie sterile  vellutata, tomentosa-feltrata, anche zonata e quasi sempre coperta in parte da alghe verdi che contribuiscono alla colorazione complessiva; la colorazione (a prescindere dalle alghe) è biancastra o grigia; il margine è sottile, di colore violetto. Imenoforo dal colore violaceo da giovane, poi brunastro; la sua struttura è fessurata a pseudolamelle irregolari che in vecchiaia o da secco possono assumere un aspetto quasi a forma di rastrello (irpicoidi) o idnoidi. La struttura è più marcatamente lamellata e con orientamento radiale verso il margine. Habitat preferito su Pino, ma anche su Peccio e Larice. Caratteristica è la sua conformazione da giovane, prima che si sviluppi l'imenoforo e la mensola: si mostra infatti resupinato e può ricordare una muffa violacea.


Gli è simile Trichaptum abietinum con habitat preferenziale su Abete e con imenoforo dalla struttura meno lamellare e più poroide, con pori irregolari rotondo-angolosi. Trichaptum biforme, anch’esso simile, cresce su latifoglie.

 

 

 

Colonia di  Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 


 

Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

 

Parte sterile a sinistra e, a desta, l’imenoforo con toni più o meno violacei, formato da tubuli a struttura pseudolamellata.

Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


 

Primo piano delle pseudolamelle irregolari. A maturità possono diventare irpicoidi (a forma di denti di rastrello).

Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Trichaptum fuscoviolaceum   ormai vetusti e con tubuli-pseudolamellati e irpicoidi. foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Le pseudolamelle si sono completamente lacerate e ora sembrano proprio denti di un rastrello;

in un vetusto  Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Raffaele Mininno

 

 

 

 

 

 

 

Trichaptum fuscoviolaceum; con imenoforo irpicoide; foto di Raffaele Mininno

 

 

 

 

 

 

 

 

Superficie sterile di  Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Raffaele Mininno

 

 

 

 

 

 

 

 

Imenofori di  Trichaptum fuscoviolaceum; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trichaptum fuscoviolaceum; foto di  Felice Di Palma

 

 


 

 

 

 

Trichaptum fuscoviolaceum; molto comune su tronchi e rami di Pino abbattuti, a volte presente anche su alberi vivi ma spesso feriti ed in sofferenza. Tipica è stata la sua comparsa su molti Pini lambiti o colpiti in parte dai numerosi incendi degli ultimi anni. Si presenta inizialmente resupinato, come una muffa color violacea che ben presto sviluppa i tipici elementi (dentini) dell'imenio che viene detto "irpicoide". Successivamente forma una moltitudine di pilei  dimidiati  e allungati.

Foto e commento di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trichaptum fuscovioplaceum  nella fase iniziale: resupinato e simile a una muffa violacea; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.