Elegans (Pag. 1): elegante

Elegans: aggettivo latino = elegante.


 

In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui:  Ascobolus elegans  J. Klein;  Aspergillus elegans  Gasperini;  Cystodermella elegans   (Beeli) Harmaja;   Geastrum elegans  Vittad.;  Hygrocybe elegans  E. HorakLenzites elegans   (Spreng.) Pat.;   Mutinus elegans   (Montagne) E. Fischer;  Tricholoma elegans   G. Stev.;  Suillus elegans  (Schumach.) Snell   =  Suillus grevillei   (Klotzsch : Fr.) Singer che, attualmente, è nome prioritario; ecc.

 

 

 

 

Per le immagini di  Suillus elegans = Suillus grevillei  vedere alla voce Grevillei.

 

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

 

 

 

 

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Mutinus elegans  (Montagne) E. Fischer; questa  Phallacea  si distingue dal simile  Mutinus caninus  per avere odore  similmente fecale ma non molto nauseante, stipite colorato (da bianco-rosato a rosa o arancione più o meno acceso) con apice (che supporta la gleba) non ben differenziato dal resto dello stipite. Mentre  Mutinus caninus  ha odore più sgradevole (anche se non così forte come quello di Phallus impudicus), stipite biancastro e apice dello stipite più differenziato dal resto. L'osservazione dell'apice va fatta, ovviamente, quando la gleba è stata asportata dagli insetti. Foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

Ovoli di  Mutinus elegans; foto di Giovanni Baruffa


 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Giovanni Baruffa 

 

 

 

 

 

 

 

Geastrum elegans  Vittad.Gasteromicete inizialmente semi ipogeo poi epigeo, di piccole dimensioni, dapprima globuloso poi aperto a forma di stella con 4-7 lacinie a maturità. Esoperidio leggermente igroscopico, color bianco-crema con residui miceliari di colore giallastro. Endoperidio leggermente pruinoso, sessile, sferico, dimensioni 1-2 cm, di colore marrone.

Stoma  prorompente di forma conica e solcato longitudinalmente, alto 2-4 mm e con base di 2-3 mm, area del peristoma poco delimitata, inizialmente biancastra poi concolore all'endoperidio. Cresce dall'autunno all'inverno inoltrato, nei retro duna sabbiosi, ma non disdegna altri habitat, specie su suoli calcarei.
La specie più vicina, con la quale si potrebbe confondere, è  Geastrum saccatum  che prima del frazionamento dell'esoperidio si presenta in forma 'saccata', come una sorta di piccola pera. Differisce inoltre per diversa morfologia dell'area peristoma spesso rialzata, nettamente delimitata da una cerchiatura biancastra e per la microscopia con spore in media più piccole. Foto e commento di Mauro Cittadini


 

 

 

 

 

 

Geastrum elegans; per altre indicazioni sulle caratteristiche morfologiche e anatomiche di questa specie (e di altre specie del Genere  Geastrum), vedere alla voce Geastrum: in particolare osservare la tabella riassuntiva elaborata da Pino Conserva. Foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 


Mutinus elegans; profilo stipitiforme negli esemplari maturi; foto di Federico Calledda 

 

 

 


 

Mutinus elegans; foto di Sergio Mombrini

 

 

 

 

 

 

 

Stoma  e  area peristoma  in  Geastrum elegans; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

Stoma e area peristoma in  Geastrum elegans; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 


Mutinus elegans; foto di Nicolò Parrino


 

 

 


 

Mutinus elegans; foto di Tomaso lezzi 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 Sezione di un maturo  Geastrum elegans; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

Apice dello stipite in  Mutinus elegans; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Nicolò Parrino

 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Marco Barbanera


 

 

 

 

 

Mutinus elegans; foto di Emilio Pini

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.