Formosus / Formosa / Formosum: di bell' aspetto, grazioso, di belle forme

Formosus / a / um: aggettivo latino = di bell’aspetto, grazioso, di belle forme.

 

 

 

In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui:  Tylopilus formosus   G. Stev.;   Polycephalomyces formosus   Kobayasi;   Dacryopinax formosus   Courtec. & Lowy;   Entoloma formosum   (Fr.) Noordel.;   Endodesmidium formosum   Canter;   Pholiota formosa   Speg.;   Ramaria formosa   (Pers. : Fr.) Quél.;  Anthostomella formosa  Kirschst.; ecc.

 

 

 

Come epiteto di “varietà” da ricordare la   Amanita muscaria var. formosa   (Pers.) Bertill.  che è presente in letteratura e che, secondo alcuni autori, differisce dalla specie di riferimento (Amanita muscaria) per il velo generale (e quindi per le verruche) di colore giallo-aranciato e per il portamento più tozzo e massiccio.

 

 

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 Ramaria formosa  (Pers. : Fr.) Quél.Ramaria  tossica, con accentuato portamento  coralloide; da giovane individuabile sul campo grazie ad alcune caratteri tipici: presenza di tre colori (bianco alla base del tronco, rosa salmone sui rami, con giallo all’apice dei rami stessi), andamento grossolanamente parallelo dei rami (e non a rami divergenti o sparpagliati come in specie ad essa cromaticamente avvicinabili). A maturità i colori diventano uniformemente smorti, come in tutte le  Ramaria; ciò rende la determinazione basata solo su caratteri macroscopici problematica e spesso improponibile.


Dal TUTTO FUNGHI  Pag. 142, Scheda n° 38: “Tossico, l'ingestione produce avvelenamenti con effetti gastroenterici importanti. È una delle poche  Ramaria  a poter essere classificata macroscopicamente, ciò nonostante è spesso causa di avvelenamenti, anche pesanti, per la raccolta indiscriminata delle  Manine o Ditole  che viene fatta senza criterio da numerosi cercatori imprudenti. Il fatto che le  Ramaria  a maturità assumano colori smorti e del tutto monotoni, deve invitare il principiante alla massima prudenza. Solo l’analisi microscopica riesce a delimitarle con certezza, indagine che come sappiamo, non viene svolta in cucina. Le  Ramaria  sono comunque funghi insipidi, poco digeribili, in molti casi seriamente velenosi, a maturità tutti molto simili e non delimitabili a prima vista. Nel loro insieme sono ottime ragioni per abbandonare l’uso alimentare di questi funghi. Del resto non tutto ciò che attrae per la sua bellezza deve necessariamente avere un interesse gastronomico; con le Ramaria  è meglio orientare l’innegabile attrazione visiva allo studio, all’osservazione naturalistica e alla fotografia.”

 

 

Ramaria formosa;  foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; come le altre specie di questo Genere, è conosciuta con il nome volgare di Manine. Questa specie è tossica e provoca diarree persistenti. Cresce nei boschi di latifoglie, inodore, con sapore lievemente amaro, presenta la seguenti caratteristiche cromatiche: tre colori da giovane, tronco bianco, rami primari rosa e secondari gialli, con l’età queste colorazioni si uniformano e come molte  Ramaria  assume un colore giallastro. Rami numerosi e molto fitti. Si sconsiglia il consumo delle  Ramaria, perché o sono tossiche o comunque insipide ed indigeste, e sempre di difficile differenziazione.

Foto e commento di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; rami bianchi alla base, rosa nella parte intermedia e gialli alle estremità. Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; questo giovane campione, trovato sotto Sughera, ha i colori molto saturi, quasi fluorescenti. Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Lo stesso esemplare precedente, fotografato dopo cinque giorni. La maturazione delle spore  ocra si sovrappone al colore dei rami e il tutto assume un colore più giallastro-ocraceo. Ed ecco spiegato perché molte persone che consumano le  Ramaria  gialle si intossicano con  Ramaria formosa  o con altre specie tossiche.
A maturazione sono molte le specie di  Ramaria  che assumono tutte più o meno lo stesso colore: quello delle spore! Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entoloma formosum (Fr.) Noordel.; un Entoloma con il cappello  striato, il filo della lamella  sterile  e  concolore alla lamella, il gambo   liscio. Foto e commento di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Entoloma formosum; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I tre colori che sfumano l'uno nell'altro, tipici di una giovane  Ramaria formosa: biancastro in basso, rosa salmone sui rami, giallastro all’apice degli stessi.

Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; particolare dei rami con i tre colori, dal basso: bianco, rosa, giallo; foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

 

 

Primordio di  Amanita muscaria var. formosa  (Pers.) Bertill.; si distingue dalla specie tipo per il velo, e quindi per le verruche, di colore giallo-aranciato e non bianco;

 foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 

 

 

Particolare dei rami di Ramaria formosa; foto di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amanita muscaria var. formosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amanita muscaria var. formosa; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione di in cui si notano le variazioni nei cromatismi tipici di una giovane  Ramaria formosa: gambo bianco, rami rosa ed apici gialli. Foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Ramaria formosa; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; specie velenosa, provoca intossicazioni a sindrome  gastro-intestinale di una certa gravità. Quando il carpoforo è giovane e fresco si riconosce dalle altre specie simili per la presenza di tre diversi colori, la base ed il tronco bianchi, i rami da rosa salmone ad arancio e le estremità di colore giallo intenso. Tuttavia, a maturità, l'intero carpoforo si colora un modo uniforme di ocra-giallo per la maturazione delle spore, ed è per questo motivo che molte  Ramaria   sono confondibili tra di loro e quindi si consiglia di astenersi dal loro consumo. Foto e commento di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; con i tipici cromatismi: base del fungo bianca, rami principali rosa salmone, punte apicali giallo limone.  Foto e commento di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ramaria formosa; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.