Phaeolepidotus: con orecchio (cappello) ricoperto di squame scure

Phaeolepidotus: aggettivo neolatino, derivante dall'accostamento di tre termini: dal greco faiós = oscuro, grigio, fosco; dal greco lepìs = piccola squama, scaglia; dal greco  oùs, otòs = orecchio (in questo caso nell'accezione di "cappello"). Quindi, alla lettera: con il cappello ricoperto da squame scure.

 

In Micologia è epiteto specifico solamente di    Agaricus phaeolepidotus    F.H. Møller.

 

 

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Agaricus phaeolepidotus    F.H. MøllerAgaricus che fa parte della Sezione Xanthodermadei. La cuticola è di colore bruno-fulvastro, dissociata in squame   appressate a partire dal margine verso il centro, con andamento concentrico, che lasciano intravedere la carne sottostante biancastra, mentre il centro resta più compatto ed omogeneo.

 

La carne è bianca ma vira al rosa tenue nella parte alta del gambo, leggermente ingiallente alla base del gambo.

 

Anello complesso, membranoso, supero, molto appariscente a gonnellino, doppio per la presenza di una barruletta sulla faccia inferiore che, lacerandosi, conferisce un aspetto tipo “ruota dentata”. La parte superiore è liscia, quella inferiore invece è ornata da squame grossolane con bordo brunastro.

 

Odore leggero di fenolo, che si percepisce con maggiore intensità alla base del gambo. Specie gregaria, non molto comune, cresce nei boschi di latifoglia. Foto e commento di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

Osservazioni sugli Agaricus della Sezione Xanthodermatei: si tratta di un gruppo di Agaricus con la base del gambo più o meno ingiallente e odore nauseabondo di fenolo o inchiostro, lamelle con taglio   sterileanello  supero, possibili cordoni miceliari alla base del gambo (più o meno evidenti), tutte le specie sono più o meno tossiche e presentano reazione di Schaeffer negativa.


All'interno della Sezione possiamo distinguere:

 
1) Gruppo xanthodermus: specie dal portamento slanciato, con gambo cilindrico non robusto a base più o meno bulbosa (Agaricus xanthodermusAgaricus praeclaresquamosusAgaricus phaeolepidotus);

 
2) Gruppo pilatianus: specie dal portamento non slanciato, piuttosto robuste, con base del gambo non bulbosa (spesso attenuata), anello complesso (Agaricus pilatianusAgaricus iodosmusAgaricus menieri);

 
3) Gruppo pseudopratensis: specie dal portamento non slanciato, base del gambo non bulbosa, anello semplice (Agaricus pseudopratensisAgaricus romagnesii (?)).

Commento di felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Agaricus phaeolepidotus; foto di Mario Iannotti 

 

 

 

 

 

Agaricus phaeolepidotus; particolare della base bulbosa provvista di grossi cordoni miceliari e dell'anello doppio per la presenza di una barruletta sulla faccia inferiore che, lacerandosi, conferisce un aspetto tipo “ruota dentata”; foto e commento di Mario Iannotti 

 

 

 

 

 

Agaricus phaeolepidotus; Agaricus a appartenente al gruppo degli  Xanthodermatei, che mostra leggero ingiallimento alla base del gambo e viraggio al rosa nel resto della sezione. Anello ampio, membranoso, supero, discendente; superficie inferiore dell'anello a ruota dentata; foto e commento di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

Agaricus phaeolepidotus; arrossamento del cappello a maturità; foto di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

 

Anello ampio, membranoso, supero, discendente in   Agaricus phaeolepidotus; foto e commento di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

 

 Superficie inferiore dell'anello a ruota dentata in   Agaricus phaeolepidotus; foto di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

Sezione che mostra un viraggio al giallo alla base e al rosso nella parte alta in   Agaricus phaeolepidotus; foto e commento di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

 

Agaricus  poco comune, con odore di fenolo meno intenso e ingiallimento meno forte che in  Agaricus xanthodermus, è simile a  Agaricus freirei, e se ne distingue per un arrossamento più forte, un anello con ruota dentata con lamina lineare scura concolore al cappello, posizionato a metà strada tra il margine pileico e il gambo, cappello color caffelatte, a volte con evidenti arrossamenti.  Agaricus phaeolepidotus; foto e commento di Tomaso Lezzi

 


 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.