Prunulus: piccola prugna

Prunulus: termine latino, diminutivo del latino prùnum = prugna. Quindi, alla lettera: piccola prugna.

 

In Micologia è epiteto specifico unicamente di  Clitopilus prunulus  (Scop. : Fr.) Kummer  che, a sua volta, è considerata specie tipo del Genere Clitopilus.

 

 

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Clitopilus prunulus, buon commestibile e dal carattere organolettico per certi versi simile al più pregiato Calocybe gambosa, è conosciuto anche con alcune voci popolari; ad esempio: Prugnolo bastardo, Falso prugnolo, Prugnolo autunnale; nomi che mettono in riferimento tale specie col "prugnolo", nome con cui è popolarmente indicato Calocybe gambosa.

 

In alcune Regioni è chiamato anche "Spia del porcino" in quanto, a grandi linee, ama fruttificare nello stesso habitat dei ricercati porcini.

 

Con lamelle   decorrenti (a volte anche adnate in giovani esemplari), fitte, facilmente staccabili dalla carne del cappello, inizialmente bianche, poi rosate e infine rosa-carne per deposito sporale (spore  rosa salmone  in massa). Carne più o meno fragile-gessosa, con l'odore che ricorda l'impasto del pane, a volte spermatico. Sapore farinaceo.

 

Dal TUTTO FUNGHI, Pag. 244, Scheda n° 131: "Habitat pressoché ubiquitario, cresce dall'estate all'autunno nei boschi di latifoglie e conifere; condivide l'habitat del Boletus edulis e del Boletus reticulatus, ed è per questo chiamato "Spia del porcino" in molte regioni. È possibile che venga confuso con le tossiche Clitocybe bianche quali C. rivulosa, C. dealbata e C. phyllophila, le quali presentano però carne elastica, tenace e fibrosa, lamelle bianche o crema e non rosa, odore sgradevole rancido.

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Lamelle facilmente asportabili in Clitopilus prunulus, foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; si nota bene la  sporata rosa  in uno dei cappelli sulla destra; foto di Emilio Pini

 

 

 

 

 

In veste di "spia del Porcino": una fruttificazione di  Clitopilus prunulus   assieme al "porcino rosso" (Boletus pinophilus); foto di Alessandro Francolini


 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini


 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; con sporata rosa-salmone; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; lamelle che si tingono di rosa a maturità in seguito al depositarsi delle spore; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; noto con il nome volgare di "spion di brisa" (spia del Porcino), per il suo crescere associato ai Porcini, si tratta di un ottimo commestibile dal sapore ed odore farinoso, non deve essere confuso con le tossiche Clitocybe, dalle quali si distingue per le lamelle rosa a maturità, per la carne burrosa e fragile, non elastica, per il gradevole odore ben diverso da quello sgradevole o nullo delle piccole e velenose  Clitocybe  bianche.

Foto e commento di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Massimo Biraghi


 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Rudi Covino

 

 

 

 

 

 

Un cespo di 4 giovani esemplari con i cappelli "malformati" (in forma evidentemente teratologica) su cui sono evidenti grosse e strane escrescenze che li rendevano quasi irriconoscibili. Il colore, le lamelle decorrenti e l'odore intenso di farina (impasto per il pane) sono però inconfondibili.  Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Rudi Covino

 

 

 

 

 

 

 

 

Clitopilus prunulus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustratata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.