Acerrimus: molto acre, piccante bruciante

Acerrimus: superlativo del latino  àcer, àcris, àcre = acre, pungente.  

 

 

In Micologia è epiteto specifico di  Lactarius acerrimus  Britzelmayr, a causa del suo latice bianco immutabile, abbondante e di sapore acerrimo.

 

 

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Lactarius acerrimus   Britzelmayr; come indicato dal nome specifico, il sapore di questo Lactarius (carne e latice) è molto acre, bruciante. Reperibile in boschi asciutti e termofili di latifoglie (soprattutto Quercia e Castagno) anche nei sentieri erbosi e su terreno compatto.


Caratteri distintivi dal punto di vista macroscopico sono: latice fluido ma scarso, bianco immutabile, molto acre e bruciante; cappello su tonalità giallo-crema con eventuali zonature concentriche più o meno visibili e di colore più scuro; possibile presenza di scrobicoli  o guttule sul cappello; orlo pileico  a lungo involuto; gambo tozzo, corto, liscio o con rari scrobicoli più o meno evidenti; lamelle di colore crema ma con netta sfumatura rosata, forcate-anastomosate in vicinanza del gambo, con molte venosità sia sulle facce delle lamelle che negli spazi interlamellari; carne soda e sompatta, biancastra con toni carnicini-isabella nel cappello. Ha odore  fruttato o di composta di frutta. Può confondersi con Lactarius zonarius che tuttavia presenta nette zonature sul cappello, ha latice moderatamente acre e ha lamelle prive di toni rosati e non così caratteristicamente forcate-anastomosate.

 


Dal punto di vista microscopico il riconoscimento è immediato poiché è un  Lactarius  con basidi bisporici.

 

  

 

Lactarius acerrimus; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

Lactarius acerrimus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Lactarius acerrimus; la colorazione giallo ocracea, spesso a chiazze, le lamelle rosate e molto anostomosate negli esemplari tipici permettono la determinazione già sul campo. Spesso si osserva la crescita in esemplari fascicolati e in radure aperte. Eventuali dubbi possono presentarsi se si pensa a  Lactarius zonarius  e  Lactarius evosmus, ma la presenza di basidi bisporici nella specie presentata è un ottimo carattere distintivo. Foto e commento di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

Lactarius acerrimus; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 


Lactarius acerrimus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 


 


 

 

Il latice risulta acerrimo all’assaggio in  Lactarius acerrimus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 


 

 

 


Lactarius acerrimus; foto di Antonio Lupo

 

 

 

 


 



 

Lactarius acerrimus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

  

 

 


 

 

Lactarius acerrimus; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 



 

Lactarius acerrimus; dettaglio delle lamelle tipicamente anastomizzate all'attaccatura del gambo e di color carnicino-rosate. Foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

 


 

 

Lactarius acerrimus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 


 

Scrobicoli sull'orlo del cappello di  Lactarius acerrimus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

 



Lamelle anastomosate in vicinanza del gambo; presenza di venosità sia sulle facce lamellari che negli spazi tra lamella e lamella.

   Lactarius acerrimus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius acerrimus; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lamelle anastomosate e forcate al gambo in   Lactarius acerrimus; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le lamelle dai riflessi rosati, intervenate-anastomosate, tipiche della specie:   Lactarius acerrimus; foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius acerrimus; foto di Massimo Mantovani


 


 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Pietro Curti.