Cavipes (Pag. 1): con gambo cavo
Cavipes: dal latino càvus = cavo; e dal latino pes = piede. Nel senso di “con gambo cavo”.
In Micologia è epiteto specifico di diverse specie, tra cui: Clavulina cavipes Corner; Cortinarius cavipes J. Favre; Entoloma cavipes E. Horak; Hebeloma cavipes Huijsman; Hygrocybe cavipes E. Horak; Russula cavipes Britzelm.; Boletinus cavipes (Opat.) Kalchbr. = Suillus cavipes (Opat.) A.H. Sm. & Thiers che, attualmente, è nome prioritario; ecc.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Boletinus cavipes (Opat.) Kalchbr. = Suillus cavipes (Opat.) A.H. Sm. & Thiers (che, attualmente, è nome prioritario); specie caratterizzata dalla cuticola feltroso-squamulosa molto variabile cromaticamente (da giallo-chiaro a giallo-oro, ocra-arancio, da rossastro a rosso-bruno; da ciò alcune varietà più o meno riconosciute); dalla tipica disposizione a raggiera dei pori ampi e angolosi; dal gambo cavo fin da giovane (da cui l’epiteto specifico); dalla presenza di una membrana concolore al cappello che aderisce al gambo inguainandolo per due terzi della sua altezza; dalla presenza nella parte alta del gambo di un anello fioccoso e pallido, residuo del velo marginale (cioè del proseguimento della cuticola che ha proliferato e che, debordando sotto il cappello, proteggeva le lamelle nei giovani); dall’habitat esclusivo presso Larice.
Una eventuale confusione con Suillus lakei è scongiurata dall’habitat presso Abete di Douglas e dal gambo pieno. Con colori simili può essere Suillus grevillei, anch’esso simbionte del Larice e munito di anello: ma è caratterizzato dal gambo pieno e dai pori piccoli e stretti. Infine il Suillus bresadolae ha cuticola arancio-rossastra ma ha il gambo pieno, i pori non disposti radialmente e ha imenoforo che ingrigisce al tocco.
Dal TUTTO FUNGHI Scheda 189, Pag. 306: “È commestibile ma dalle qualità organolettiche molto scarse vista la consistenza delle carni esigue e spugnose anche negli esemplari giovani.
Il Genere Boletinus comprendeva specie simbionti del Larice caratterizzate da carne esigua, tubuli decorrenti sul gambo, difficilmente separabili dalla carne e pori poligonali. In Europa le specie rappresentate erano: Boletinus cavipes e Boletinus asiaticus; oggigiorno in relazione allo studio e relativa suddivisione fatta dagli Autori A.H. Sm. & Thiers (Monogr. North America 1964) vengono annoverati nel Genere Suillus.”
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; un Laricino con il particolare tipo di velo (velo marginale) a protezione dell'imenoforo. Foto di Pietro Curti
Russula cavipes Britzelm.; piccola Russula dalle colorazioni generalmente violacee con sfumature verdognole o crema.
Si riconosce sul campo per l'habitat prettamente montano sotto Picea excelsa, l'ingiallimento specie alla base del gambo, il sapore acre e per l'odore di pelargonio, gradevole, anche con nota fruttata.
Analizzando il reperto sul tavolo speciografico sono caratteri importanti per la sua determinazione la reazione rosa-rossastra all'Ammoniaca (reazione che nelle Russula avviene solamente in Russula cavipes e in Russula sardonia) e la reazione tardiva alla Tintura di Guaiaco (subnulla).
La specie più simile è Russula fragilis, di sapore acre: si distingue agevolmente per l'odore fruttato-vanigliato o vagamente di caramella ("bon bons") e per la reazione negativa all'Ammoniaca.
Russula queletii cresce nella stesso habitat e può presentare, a volte, analoghe colorazioni pileiche, sebbene più verso toni porpora, ha un sapore fortemente acre e odora di composta di frutta (mele-pere); la reazione positiva al Guaiaco e negativa all'Ammoniaca tolgono ogni dubbio interpretativo.
Commento di Massimo Biraghi
Russula cavipes; specie policroma, i colori sono molto variabili vanno dal rosa lilacino al rosa-grigiastro con frammiste tonalità porpora, al grigio-verde pallido, giallo-verde più carico; nella veste tipica assomiglia molto ai colori della Russula fragilis tipica delle latifoglie. Si riconosce abbastanza agevolmente per l'habitat, la cuticola brillante, il sapore acre della carne, odore complesso dal fruttato al pelargonio, lamelle tipicamente spaziate di colore crema con riflessi giallini, gambo cavernoso, midolloso, da subito anche nei funghi giovanissimi, spesso macchiato di giallo.
Foto e commento di Mario Iannotti
Russula cavipes; foto di Emilio Pini
Gambo cavo in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Pietro Curti
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Gianni Pilato
Imenoforo con i pori a sviluppo radiale in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Pietro Curti
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Felice Di Palma
Imenoforo di Suillus cavipes fo. aureus (Rolland) Bellù; foto di Tomaso Lezzi
Suillus cavipes (in alto) e Suillus cavipes fo. aureus. La forma tipo e la fo. aureus messe una accanto all'altra per un confronto. Foto di Tomaso Lezzi
Pori grandi e angolosi, disposti a raggiera in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Alessandro Francolini
Suillus cavipes fo. aureus; foto di Tomaso Lezzi
Gambo cavo in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Alessandro Francolini
Giovani esemplari, con il velo ancora a protezione dell'imenoforo in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Alessandro Francolini
Gambo cavo fin da giovane in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Alessandro Francolini
Russula cavipes; foto di Mario Iannotti
Russula cavipes; foto di Massimo Biraghi
Russula cavipes; foto di Mario Iannotti
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Claudio Angelini
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Massimo Mantovani
Suillus cavipes var. aureus; foto di Lorenzo Martinelli
Velo marginale ("pilangiocarpico") in Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Pietro Curti
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Mario Iannotti
Boletinus cavipes = Suillus cavipes; foto di Massimo Biraghi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.