Atrosquamosus / Atrosquamosa / Atrosquamosum: coperto di squame scure
Atrosquamosus / a / um: dal latino àter = oscuro, scuro; e dal latino squamòsus = dotato o coperto di squame, di scaglie.
Termine di solito riferito alle decorazioni pileiche dovute a squamettature scure.
Fra i vari funghi aventi tale epiteto specifico: Hygrocybe atrosquamosa Pegler; Entoloma atrosquamosum (Murrill) Hesler; Tricholoma atrosquamosum (Chevall.) Sacc.; Strobilomyces atrosquamosus J.Z. Ying & H.A. Wen; ecc.
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In seguito a recenti studi filogenetici il simile Tricholoma squarrulosum è considerata una varietà di Tricholoma atrosquamosum; quindi, attualmente, Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum corrisponde al "vecchio" Tricholoma atrosquamosum; mentre il "nuovo" Tricholoma atrosquamosum var. squarrulosum (Bres.) Mort. Chr. & Noordel. (1999) corrisponde al "vecchio" Tricholoma squarrulosum Bres.
In alcune Regioni tali specie sono indicate col nome popolare di "Morette", in base alla loro vaga somiglianza con Tricholoma terreum.
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum (Chevall.) Sacc.; uno dei Tricholoma caratterizzati dalla presenza sul cappello di evidenti “squarrosità”, cioè di scagliette più o meno arruffate e rialzate: più fitte nella zona discale e di colore grigio-nerastro o nero, che vanno diradandosi verso il margine lasciando intravedere il colore di fondo della cuticola che va dal grigio-chiaro al grigio-crema. Orlo sottile, involuto nel giovane, poi disteso, anche lobato.
Lamelle bianche o grigiognole, con il filo irregolare e sovente punteggiato di nero. Odore aromatico-speziato (come di farina mescolata con del pepe macinato a cui si può aggiungere una nota di "foglie di basilico stropicciate") e sapore analogo. Gambo cilindrico, dilatato alla base o clavato, percorso da fini fibrille brunastre che lo rendono quasi concolore al cappello; con presenza di feltro miceliare biancastro alla base. Habitat sotto conifere, ma anche presso latifoglie.
Può confondersi con altri Tricholoma grigi e squamettati sul cappello, parimenti commestibili, come Tricholoma orirubens (che ha odore come fruttato-farinaceo e sovente ha imenoforo arrossante e macchie bluastre alla base del gambo) o come Tricholoma basirubens (che ha filo lamellare concolore alla lamella, e odore come di farina muffita o vagamente terroso). La confusione con l'altrettanto commestibile Tricholoma terreum è risolta per il cappello finemente feltrato di quest'ultimo (e non squamettato).
Pericolosa, invece, può essere la somiglianza con il tossico Tricholoma pardinum che comunque ha portamento ben più robusto, odore buono farinaceo, lamelle e gambo che, soprattutto negli esemplari giovani, possono essudare goccioline trasparenti.
Foto di Alessandro Francolini
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum; foto di Pietro Curti
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum; presenza di feltro miceliare biancastro alla base del gambo; foto di Felice Di Palma
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum; foto di Massimo Biraghi
Tricholoma atrosquamosus var. atrosquamosum; foto di Pietro Curti
Tricholoma atrosquamosus var. atrosquamosum; foto di Franco Sotgiu
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum; foto di Alessandro Francolini
Tricholoma atrosquamosus var. atrosquamosum; anche in questa foto le caratteristiche della base del gambo ingrossata e della presenza del feltro miceliare sono ben presenti. Stessa cosa dicasi per le fini fibrille brunastre che rivestono il gambo e lo rendono quasi concolore al cappello e non ultimo l'appressamento delle fibrille squamulose al centro del cappello tale da formare un "bottone" nerastro. Foto e commento di Pietro Curti
Tricholoma atrosquamosum var. atrosquamosum; foto di Enzo Orgera
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.