Scrobiculatus / Scrobiculata / Scrobiculatum (Pag. 1): munito di scrobicoli
Scrobiculatus / a / um: dal tardo latino scrobìculus = diminutivo di scròbis = fossa. Munito di scrobicoli.
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr.; Acaulospora scrobiculata Trappe; Lobaria scrobiculata (Scop.) P. Gaertn.; Bunodophoron scrobiculatum (C. Bab.) Wedin; Hydnellum scrobiculatum (Fr.) P. Karst.; Xerocomus scrobiculatus Singer; Polyporus scrobiculatus Overh.; Lycoperdon scrobiculatum Velen.; Helvella scrobiculata Velen.; Collybia scrobiculata R. Heim; ecc.
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Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr.; i caratteri macroscopici più evidenti ma non sempre esclusivi di questa specie sono: gli scrobicoli di colore giallo-ocra più scuro del colore di fondo presenti sul gambo; la colorazione pileica giallo-ocracea, giallo chiaro con riflessi aranciati; il cappello viscido un po’ pubescente verso il margine soprattutto nei giovani esemplari, con zonature concentriche più o meno evidenti; le lamelle di colore crema-pallido; il portamento robusto e l’habitat presso le foreste umide di Peccio; il latice biancastro ma virante al giallo-zolfo in breve tempo, di sapore dolciastro se isolato dalla carne; la presenza all’orlo pileico dei giovani esemplari di goccioline giallastre che, essiccandosi a maturità, provocano la formazione di macchie ocra-brunastre; l’apice del gambo con una sorta di zona bianca e pruinosa e priva di scrobicoli (ulteriore carattere utile per distinguerlo dal simile Lactarius intermedius che presenta apice del gambo giallo, scrobicolato e non pruinoso); la carne biancastra, prima mite poi acrescente, virante al giallo; con odore debolmente fruttato-agrumato, come di limone.
Può confondersi con Lactarius intermedius che ha dimensioni più contenute, non presenta zonature sul cappello e ha gambo scrobicolato anche all’apice con scrobicoli gialli, più o meno piccoli e regolari, visibili fino all'inserzione delle lamelle; inoltre ha lamelle color crema con riflessi rosati, colorazioni pileiche più sbiadite, latice astringente e poi acre, cresce preferibilmente sotto Abies alba (Abete bianco). Il simile Lactarius mediterraneensis ha cappello vischioso e fruttifica in habitat mediterraneo presso latifoglie, soprattutto Leccio.
Tra i Lactarius della sottosezione Scrobiculati, Lactarius scrobiculatus è quello più facilmente reperibile in Italia essendo, con stagione propizia, quasi invasivo nelle foreste di Peccio. Meno comune è Lactarius intermedius, mentre assai più raro è l’incontro con altre specie simili in quanto il loro tipico areale di crescita è quello del Nord Europa.
Foto di Massimo Mantovani
Confronto tra esemplari tipici di Lactarius scrobicolatus a destra e Lactarius intermedius a sinistra.
Spesso quando si trovano queste due specie in boschi misti di Abete rosso e Abete bianco non è sempre semplicicissimo distinguerle sopratutto se si ha davanti esemplari poco tipici. Evidenti i toni più pallidi del pileo, le lamelle con sfumature rosate e il gambo ricco di scrobicoli simili a "incrostazioni" in Lactarius intermedius. Toni più scuri, lamelle biancastro-gialline e scrobicoli di forma più regolare in Lactarius scrobicolatus. Foto e commento di Massimo Mantovani
Lactarius scrobiculatus; foto di Massimo Mantovani
Scrobicoli giallastri sul gambo di Lactarius scrobiculatus; foto di Alessandro Francolini
Lactarius scrobiculatus; foto di Pietro Curti
Lactarius scrobiculatus; foto di Alessandro Francolini
Lactarius scrobiculatus; foto di Felice Di Palma
Lactarius scrobiculatus; foto di Alessandro Francolini
Lactarius scrobiculatus; foto di Tomaso Lezzi
Lactarius scrobiculatus; foto di Gianluigi Boerio
Lactarius scrobiculatus; foto di Alessandro Francolini
Particolare delle lamelle con molte forcature, molte lamellule e latice che vira al giallo zolfo. Lactarius scrobiculatus; foto di Tomaso Lezzi
Lactarius scrobiculatus; foto di Pietro Curti
Latice all'inizio bianco, ma virante velocemente al giallo vivo in Lactarius scrobiculatus; foto di Alessandro Francolini
Lactarius scrobiculatus; foto di Franco Sotgiu
Lactarius scrobiculatus; foto di Luigi Minciarelli
Lactarius scrobiculatus; la colorazione gialla brillante del pileo (più o meno zonato), le lamelle biancastre-gialline e prive di sfumature rosate, il gambo biancastro costellato da scrobicoli più scuri e l'habitat presso Abete rosso sono le peculiarità di questa raccolta. Foto e commento di Massimo Mantovani
Lactarius scrobiculatus; viraggio del latice; foto di Tomaso Lezzi
Lactarius scrobiculatus; foto di Massimo Mantovani
Lactarius scrobiculatus; è un Lactarius che appartiene alla sezione Scrobiculati di cui è uno degli esponenti più comuni in Italia. Si riconosce per il cappello di color giallo-ocraceo, giallo-miele, zonato, ricoperto da una fitta e corta peluria che tende a diradarsi con l'età. Il gambo appare invece ricco di scrobicoli e fossette. Nei giovani esemplari si notano, con tempo umido, delle goccioline sierose color miele. Foto e commento di Massimo Biraghi
Lactarius scrobiculatus; foto di Roberto Cagnoli
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.