Cepistipes: col piede (base del gambo) a forma di cipolla
Dal latino cèpa = cipolla; e dal latino pes, pèdis = piede.
Quindi, alla lettera: col piede a forma di cipolla. In Micologia viene inteso con: avente la base del gambo a forma di cipolla.
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Cortinarius cepistipes A.Favre & P. -A. Moreau; Armillaria cepistipes Velen.; Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat.
In particolare Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat. è considerata specie tipo del Genere Leucocoprinus.
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Armillaria cepistipes Velen.; una Armillaria simile alla più comune Armillaria mellea. La contraddistinguono i resti del velo di colore giallognolo, l’igrofaneità e, di conseguenza, l’orlo del cappello striato per trasparenza, la presenza di squamule irsute e scure sul cappello solitamente più fitte nella zona centrale e rare o assenti verso il margine, il gambo che termina con una sorta di bulbo anch’esso sfumato di giallastro, anello poco consistente o fugace, le dimensioni più ridotte e l’aspetto più esile. Habitat su legno guasto di latifoglia e crescita gregaria solitamente con esemplari fascicolati. Armillaria gallica, dal portamento più robusto, presenta residui del velo giallastri o giallo-oro più evidenti e distribuiti più diffusamente su cappello (squamule giallastre) e, soprattutto, sul gambo che è fusiforme-claviforme o nettamente bulboso, il cappello è inoltre poco o per niente striato all’orlo; ha crescita meno gregaria e spesso isolata, su legno deteriorato ma interrato tanto da sembrare terricola. Odore fungino, sapore inizialmente dolciastro, poi un poco acidulo-acre.
Foto di Alessandro Francolini
Un "chiodino" simile ad Armillaria mellea, ma più gracile, più igrofana, con residui di velo sfumati di giallastro e con base un poco bulbosa. Ha sovente l'orlo del cappello striato, caratteristica estranea a Armillaria mellea. Può confondersi anche con Armillaria gallica che ha portamento più robusto, è meno igrofana e non ha striature all'orlo del cappello.
Armillaria caepistipes; foto di Tomaso Lezzi
Armillaria cepistipes; foto di Tomaso Lezzi
Leucocoprinus cepistipes (Sowerby) Pat.; viene spesso trovato nelle serre, vasi di fiori e giardini "curati" in area mediterraneo calda.
Complessivamente esile con crescita gregaria a volte sub-cespitosa, con cappello biancastro, nettamente striato al margine, fioccoso, bruno grigiastro chiaro al disco. Le lamelle abbastanza fitte, in condizione di carne eterogenea, possono schiacciarsi e quasi saldarsi specie negli esemplari giovani a formare un "collarium" o "pseudocollarium". Gambo clavato, ingrossato verso la base, a volte bulboso, dotato di un anello nella parte alta piuttosto fugace. In poco più di 24 ore compie tutto il suo ciclo vegetativo diventando presto rattrappito e crema-grigiastro.
Foto e commento di Mauro Cittadini
Leucocoprinus cepistipes; le alte temperature estive, associate alla forte umidità dovuta agli impianti di irrigazione, favoriscono la crescita di specie tipicamente tropicali o subtropicali di Leucocoprinus, che fino a qualche anno fa si rinvenivano in serra nel terriccio dei vasi o su legno, ma che attualmente vengono rinvenute sempre più spesso all'aperto su prati o in boschi. Spesso l'intero ciclo vitale dei carpofori si esaurisce in un paio di giorni.
Foto e commento di Tomaso Lezzi
Anello persistente in Armillaria cepistipes; foto di Tomaso Lezzi
Leucocoprinus cepistipes; foto di Mauro Cittadini
Leucocoprinus cepistipes; piccolo Leucocoprinus bianco, coperto interamente da una sottile fioccosità, formata da squame piatte. Al centro del cappello troviamo un basso umbone, bruno chiaro, il cui colore sfuma al bianco, senza mostrare un confine netto tra il colore scuro del centro e il resto del cappello bianco. A piccole chiazze e soffusopresenta un colore giallastro, carattere dovuto alle goccioline di liquido che i giovani esemplari secernono e che asciugando lasciando delle macchie giallastre. Negli esemplari maturi Il cappello è striato al margine; questo carattere, tipico del genere, in questa specie è tardivo ed è difficile da osservare nei giovani esemplari. Gli esemplari maturi o contusi tendono a virare al bruno. Il gambo è bianco, ma spesso soffuso di rosa e presenta un piccolo anello, infero ascendente. Anche sul gambo sono presenti delle goccioline giallastre. Foto e commento di Tomaso Lezzi
Armillaria cepistipes; foto di Pietro Curti
Cappello troncoconico in un giovane Leucocoprinus cepistipes; sul gambo sono presenti delle goccioline, caratteristica riportata anche in letteratura.
Foto e commento di Tomaso Lezzi
Armillaria cepistipes; foto di Roberto Cagnoli
Leucocoprinus cepistipes; il cappello presenta delle squame piatte, bruno chiaro, appressate al centro, che si distribuiscono con una dimensione sempre più piccola verso il bordo.
Foto e commento di Tomaso Lezzi
Armillaria cepistipes; foto di Roberto Cagnoli
Armillaria cepistipes; foto di Sergio Mombrini
Armillaria cepistipes; foto di Marco Barbanera
Armillaria cepistipes; foto di Roberto Cagnoli
Armillaria cepistipes; foto di Pietro Curti
Squamettatura e colore del cappello in Leucocoprinus cepistipes; foto di Tomaso Lezzi
Lamelle bianche, libere, senza collarium, ventricose. Lamellule abbondanti. Gambo bianco, più scuro verso la base, cilindrico, appena allargato alla base; in Leucocoprinus cepistipes; foto e commento di Tomaso Lezzi
A distanza di un giorno i campioni mostrano un viraggio al giallo bruno, mentre le lamelle e il gambo mostrano un viraggio al grigio.
È molto più evidente nei campioni maturi il margine striato, tipico del genere Leucocoprinus.
Leucocoprinus cepistipes; foto e commento di Tomaso Lezzi
Cuticola con le piccole squamette irte; bordo pileico un poco striato; in Armillaria cepistipes; foto di Tomaso Lezzi
Leucocoprinus cepistipes; foto di Mauro Cittadini
Armillaria cepistipes; foto di Pietro Curti
Un giovane esemplare con la parte superiore piatta che darà luogo ad un basso umbone nei campioni maturi; in
Leucocoprinus cepistipes; foto e commento di Tomaso Lezzi
Armillaria caepistipes; foto di Alessandro Francolini
Termine Enclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.