Coccineus / Coccinea / Coccineum (Pag. 1): di colore scarlatto

Coccineus / a / um: aggettivo latino = di colore rosso scarlatto.

 

In Micologia è epiteto di alcune specie, tra cui:   Boletellus coccineus   (Sacc.) Singer;    Pluteus coccineus   (Massee) J.E. Lange  =  Pluteus aurantiorugosus   (Trog) Sacc.  che, attualmente, è nome prioritario;   Sarcoscypha coccinea   (Scop. : Fr.) Lambotte;   Hygrocybe coccinea    (Schaeff. : Fr.) Kummer;   Cerion coccineum    Massee & Rodway;   Illosporium coccineum    Fr.; ecc.

 

In particolare   Sarcoscypha coccinea   (Scop. : Fr.) Lambotte  è considerata specie tipo del Genere Sarcoscypha

 

 

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Sarcoscypha coccinea  (Scop. : Fr.) Lambotte;  questa specie si presenta come  apotecio   stipitato  di diametro massimo di 5 cm, con imenoforo di un bel rosso scarlatto e con superficie sterile rosata-biancastra, finemente pruinosa; la differenziazione tra congeneri ad essa molto simili deve passare necessariamete attraverso l'analisi microscopica. Ama fruttificare  su legno  deteriorato di latifoglie, in luoghi umidi e freddi: infatti è specie tardiva  (o precoce, a seconda dei punti di vista...) che nasce solitamente da dicembre ad aprile.

 

Più semplice separarla da specie di altri Generi, come il simile (ma solo cromaticamente) Tremiscus helvelloides che fa parte dei Fragmobasidiomiceti o con specie del Genere Aleuria (che non sono mai di colore rosso scarlatto e sono per lo più sessili); foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

Sarcoscypha coccinea; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

Sarcoscypha coccinea; foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea  (Schaeff. : Fr.) Kummer; bellissima Hygrocybe, caratterizzata dalla colorazione rossa (scarlatta, ciliegia o carminio) del cappello che appare brillante, lubrico e finemente fibrilloso in senso radiale; la colorazione può talvolta divenire più pallida (biancastra) a partire dal disco. Ha gambo  cilindrico  e generalmente slanciato. Le lamelle sono rade, adnate o poco decorrenti, ventricose, di colore inizialmente giallo, poi rosso-arancio o rosso brillante ma col filo che permane giallognolo. Ha carne di colore arancio-giallognolo o arancio-rossastro. Specie gregaria, ama fruttificare praticola o in stazioni umide o su pascoli, anche in presenza di muschio. Le sue dimensioni medio piccole, con diametro pileico fino a 5 cm, aiutano a distinguerla dalle simili ma più grandi Hygrocybe punicea  (che si differenzia anche per la fibrillosità del gambo e per la colorazione differente della carne del gambo alla sezione), e soprattutto dalla "quasi sosia" Hygrocybe splendidissima che si può presentare anche con gambo robusto e ingrossato irregolarmente.

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; con  zona discale  più pallida in qualche esemplare; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; con disco decolorato; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Pluteus coccineus  (Massee) J.E. Lange  =  Pluteus aurantiorugosus  (Trog) Sacc.; cresce nelle fessure delle ceppaie di legno morto oppure su grossi tronchi caduti a terra di varie latifoglie, con preferenza per  Populus spp.,  Alnus spp.,  Ulmus spp.Fraxinus spp. Acer spp.; in letteratura sono segnalate anche fruttificazioni su legno di  Pinus spp.


Si riconosce facilmente per le colorazioni pileiche giallo-arancio, arancio-rossastre, le lamelle rosate e per l’habitat  prettamente lignicolo.

Si tratta di una specie di Pluteus abbastanza rara, appartenente alla sezione Celluloderma  che racchiude specie con gambo solido o fistoloso, pleurocistidi presenti e a pareti sottili, pileipellis tipo imeniderma o trichoderma; sottosezione Eucellulodermini che annovera specie con cheilocistidi ben radicanti nella trama lamellare e la pileipellis tipo imeniderma con cellule clavate o sferopeduncolate. Non commestibile per la scarsità della carne e il sapore amarognolo.

 

Foto e commento di Massimo Biraghi
 

 

 

 

 

 

 

Pluteus coccineus = Pluteus aurantiorugosus; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

 

Pluteus coccineus = Pluteus autantiorugosus; foto di Nicolò Parrino

 

 

 

 

 

 

Pluteus coccineus = Pluteus aurantiorugosus; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Mantovani


 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

 

Sarcoscypha coccinea; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

Sarcoscypha coccinea; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Primordi di  Sarcoscypha coccinea; foto di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 

 

Sarcoscypha coccinea; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Imenoforo rosso scarlatto di  Sarcoscypha coccinea; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

Parte sterile più chiara e un poco tomentosa in  Sarcoscypha coccinea; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

 

Hygrocybe coccinea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.