Chloroides: attinente al cloro; di colore verdastro
Dal greco chloròs = verde, verdastro, giallo-verde; e dal greco oeidês = apparenza, aspetto. Quindi: di aspetto verde, verdastro; oppure: attinente al cloro.
In Micologia è epiteto specifico di Entoloma chloroides (Romagn. & Gilles) Noordel. & Co-David e di Russula chloroides (Krombh.) Bres.
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Russula chloroides (Krombholz) Bresadola; deve il suo nome alle sfumatuire verdognole che può assumere il suo sporoforo; si tratta di una Russula che ha il suo sosia in Russula delica. Un tempo per distinguere le due specie si faceva affidamento al "confronto" tra la larghezza delle lamelle e la larghezza (spessore) della carne del cappello. Se tale confronto era a favore delle lamelle allora si ipotizzava Russula delica, altrimenti Russula chloroides. Anche le sfumature bluastre all'apice del gambo o nell'imenoforo facevano ipotizzare Russula chloroides, ma tali sfumature colorate non sempre sono presenti. Oggi, per una certa determinazione, si preferisce affidarsi anche a mirate macroreazioni o all'analisi microscopica. Foto di Mario Iannotti
Lamelle strette e arcuate di Russula chloroides; la sua crescita ha un curioso aspetto, ossia avviene in modo sotterraneo, sollevando il terriccio sovrastante il quale rimane attaccato alla cuticola del cappello. Ha una notevole presenza di lamellule, carattere questo poco frequente nel genere Russula. Le differenze macroscopiche tra Russula delica e Russula chloroides nel recente passato venivano fatte dando priorità al rapporto carne-lamelle del cappello (rispettivamente 1/2 e 2/1), ai riflessi azzurri dell'imenoforo o della parte sommitale del gambo, tuttavia, tali elementi non sembrano più essere discriminanti in quanto non contraddistinti da stabilità. Al fine di discernere le due specie è pertanto opportuno effettuare le verifiche macrochimice e microscopiche, le quali garantiscono maggiore affidabilità e stabilità. In futuro l’indagine molecolare potrebbe confermare l'ipotesi di alcuni autori che queste due specie siano solo delle varianti ecologiche e che possano essere riunite in una sola entità.
Russula chloroides ha odore complesso da fortemente fruttato con componente salmastra a odore clorico come quello della candeggina. Sapore mite nella carne del cappello, acre nelle lamelle e leggermente acre dopo alcuni secondi di masticazione nella carne del gambo.
Russula delica è certamente la specie più vicina, se non il suo vero e proprio sosia, la quale si differenzia per le lamelle larghe e meno fitte, per le spore con le verruche più basse e per i peli della cuticola mediamente più stretti. Inoltre, tendenzialmente, Russula delica predilige l’ambiente mediterraneo, ha un cappello meno imbutiforme, si manifesta con carpofori un po’ più grandi e ha una reazione della carne rosa pallido al Solfato ferroso (FeSO4) mentre in Russula chloroides è rosa-arancio, e forte e rapida alla Tintura di Guaiaco mentre in Russula chloroides è subnulla.
Russula flavispora si differenzia per la sporata giallo chiaro e per la forte acredine della carne; Russula pallidospora si distingue per la sporata crema intenso, per il sapore mite ma tendente all’amaro o all'astringente.
Inoltre, possibili confusioni si possono verificare con specie fungine dai cromatismi biancastri appartenenti al genere Lactarius ma in questo caso, i relativi carpofori emettono un caratteristico latice al taglio o alla contusione sempre assente nei miceti appartenenti al genere Russula.
Foto e commento di Stefano Rocchi
Reazioni macrochimiche in Russula choloroides: rosa arancio al Solfato Ferroso; subnulla e poi lentamente e leggermente positiva alla Tintura di Guaiaco.
Foto e commento di Stefano Rocchi
Presenza di numerose lamellule in Russula chloroides; foto di Stefano Rocchi
Russula chloroides; le tipiche (anche se non sempre presenti) sfumature glauco-verdastre all'apice del gambo. Foto di Nicolò Parrino
Russula chloroides; foto di Mario Iannotti
Russula chloroides, foto di Felice Di Palma
Russula chloroides; sezione in cui si nota che il rapporto tra gli spessori della carne e delle lamelle è di circa 2:1; carattere che, pur non essendo stabile, può dare indicazioni utili per distinguere questa specie dalla simile Russula delica che ha lamelle più larghe e meno fitte, ha cappello meno imbutiforme e predilige habitat mediterraneo. Tuttavia la certezza della corretta determinazione passa attraverso l'analisi microscopica o attraverso particolari macroreazioni chimiche. Foto di Mario Iannotti
Le caratteristiche macroscopiche che aiutano a differenziare Russula chloroides da Russula delica:
Russula chloroides
- rapporto lamelle/carne=1/2
- alone anulare azzurro sul gambo vicino alle lamelle (non sempre presente)
- lamelle fitte, azzurrine, anastomosate vicino al gambo
- odore di candeggina
- fungo compatto con lamelle 'ordinate'
- depressione imbutiforme del cappello a U (cappello ad imbuto svasato, largo), con depressione che inizia poco dopo il margine del cappello (gruppo chloroides)
- il cappello è sempre sporco di terra che non si toglie
- ambiente alpino, sub-alpino, e mediterraneo
- predilige faggete calcaree, lecci.
Russula delica
- rapporto lamelle/carne=2/1
- le lamelle a volte mostrano un riflesso glauco
- depressione del cappello a V (cappello a imbuto stretto), con depressione che inizia a circa un terzo del diametro del cappello, con fondo acuto o brevemente piatto (gruppo delica)
- Ambiente mediterraneo
In definitiva sembra che rappresentino dei poli estremi di una serie omogenea, affollata da forme di transizione non sempre trattate in letteratura.
Commento di Tomaso Lezzi
Russula chloroides; all'attacco tra gambo e imenoforo è talvolta presente una zona anulare di colore glauco. Anche le lamelle, fitte, hanno un riflesso azzurrato e sono anastomosate vicino all'attacco del gambo. Notevole è la presenza di lamellule, carattere quest'ultimo poco frequente nel Genere Russula. Foto e commento di Tomaso Lezzi
Russula chloroides; foto di Mario Iannotti
Russula chloroides; foto di Nicolò Parrino
Russula chloroides; si distingue dalla simile e più mediterranea Russula delica per una maggiore e più diffusa presenza di riflessi azzurri nelle lamelle, ma in particolare per presentare nel cappello in sezione un rapporto altezza carne/altezza lamelle nettamente a vantaggio della carne. Altra differenza è data dal portamento imbutiforme e dal gambo slanciato.
Foto e commento di Pietro Curti
Anastomosi delle lamelle in Russula chloroides; foto di Tomaso Lezzi
Russula chloroides; foto di Emilio Pini
Russula chloroides; foto di Massimo Biraghi
Russula chloroides; foto di Tomaso Lezzi
Russula chloroides; foto di Nicolò Parrino
Russula chloroides; foto di Mario Iannotti
Russula chloroides; foto di Roberto Cagnoli
Russula chloroides; foto di Stefano Rocchi
Cappello imbutiforme in Russula chloroides; foto di Tomaso Lezzi
Russula chloroides; foto di Mario Iannotti
Russula chloroides; una Russula che ricorda a prima vista i "lattari bianchi". Carne molto dura e compatta, odore di pescheria soprattutto dopo un pò di tempo dalla raccolta, sapore piccante delle lamelle ma non istantaneo. Non agevole la separazione con Russula delica; foto e commento di Gianluigi Boerio
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.