Macrofotografia micologica (Pag. 1): fotografia scattata a qualche struttura fungina, ingrandita grazie a particolari obiettivi che funzionano come lenti di ingrandimento

Macrofotografia micologica: fotografia di carattere micologico, scattata a qualche struttura fungina, ingrandita grazie a particolari obiettivi che funzionano come lenti di ingrandimento.

 

Solitamente la macrofotografia (termine abbreviato con "macro") è utile per mettere in evidenza alcuni particolari fungini visibili con qualche difficoltà a occhio nudo, o visibili tramite lente d'ingrandimento. Vi sono in commercio ottime macchine fotografiche munite di particolari obiettivi (obiettivi-macro) adatti allo scopo. Una "macro" può ottenersi anche grazie a programmi specifici di "ritocco fotografico" (sempre che le dimensioni, in pixel, della foto originale permettano un ingrandimento decente).

 

Le macrofotografie possono costituire un valido aiuto per gli scopi determinativi della specie osservata; talvolta sono invece foto scattate per mettere in risalto un particolare estetico e coreografico che può sfuggire ad una occhiata superficiale.

 

Confrontare anche con la voce Microfotografia.  

 

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Alcuni esempi di macrofotografie:

 

 

 

Aculei  di   Hydnum repandum  L. : Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Entoloma caesiocinctum    (Kühner) Noordeloos; particolare del filo lamellare punteggiato con discontinuità da strutture blu scure riunite a mazzetti. 

3 foto e commenti di Tomaso Lezzi

 

 

Il filo lamellare di  Entoloma caesiocinctum  è serrulato, appare quindi come seghettato in quanto punteggiato con discontinuità da strutture blu scure

 

 

A forti ingrandimenti si vede bene che le strutture blu non sono cheilocistidi, ma peli cistidiali che fuoriescono dal filo della lamella e si riuniscono a ciuffetti

 

 

 

 

 

 

Aculei caratteristici dell’imenoforo di  Auriscalpium vulgare   Gray; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Reticolo multicolore sul gambo di  Caloboletus calopus  (Pers. : Fr.) Vizzini; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

 

Aculei sulla superficie dell'esoperidio di    Lycoperdon echinatum   Pers. : Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare scuro per la presenza di cheilocistidi con pigmento diffuso disciolto. Pluteus tricuspiratus  Velen.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Tipiche le areolature che rimangono sull'esoperidio dopo la caduta degli aculei più grandi: sono delle piccole fossette contornate da una coroncina di piccole perline. Lycoperdon perlatum   Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

Primo piano di alcuni tra gli aculei conici più grandi di  Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del latice chiaro, opaco-lattiginoso, immutabile se isolato ma grigio-crema se lasciato essiccare sulle lamelle:  Lactarius pallidus   Pers.; visibili anche basidi cistidi che punteggiano le lamelle. Foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Filo lamellare discolore in   Mycena sanguinolenta   (Alb. & Schwein. : Fr.) P. Kumm.; il filo si mostra rossastro o rosso scuro, anche in modo punteggiato e non uniforme, per la presenza di cheilocistidi di colore rosso scuro e riuniti a mazzetti. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Particolare del filo lamellare colorato di arancio vivo in   Mycena aurantiomarginata  (Fr. : Fr.) Quél.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Varie foto macro dell'imenoforo di   Schizophyllum commune   Fr. : Fr.; caratteristiche e altamente coreografiche sono le sue lamelle distiche. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Schizzophyllum commune; sezionando il cappello in modo perpendicolare alle lamelle si può meglio apprezzare il filo fessurato e la tipica simmetria lamellare con il filo che funge da asse di simmetria (lamelle distiche). Foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

Cappello  plissettato, eccetto la zona discale, in  Parasola leiocephala  (P.D. Orton) Redhead, Vilgalys & Hopple; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Lamelle fortemente decorrenti in  Lepista inversa  (Scop. : Fr.) Patouillard; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Cappello quasi interamente plissettato in  Parasola plicatilis   (Curtis) Redhead, Vilgalys & Hopple; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Scaglie  retroverse  sul gambo di  Pholiota squarrosa  (Weigel : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del filo lamellare marrone per la presenza di cheilocistidi colorati in   Entoloma chalybaeum   (Pers.) Noordel.; foto  di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Volvopluteus earlei  (Murril) Vizzini, Contu & Justo; lamelle rosa salmone per la sporata; filo della lamella più chiaro per la presenza abbondante di cheilocistidi. 

 3 foto e commenti di Tomaso Lezzi

 

 

Volvopluteus earlei; come si vede in queste due macro "spinte", i cheilocistidi sono fusiformi, quasi sempre monodigitati; sono abbondanti e disposti su una fitta palizzata, rendendo il filo della lamella leggermente più chiaro delle facce delle lamelle. Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Squamette erette, di colore bruno sul cappello di  Pholiota squarrosa  (Weigel : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del bel reticolo sul gambo di  Boletus luteocupreus  Bertéa & Estadès; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Primo piano su lamelle e lamellule; visibili alcuni basidi e cistidi che ne punteggiano le superfici. Mycena sp.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Dettaglio del latice abbondante e inizialmente bianco e opalescente ("lattiginoso"), per poi imbrunire sulle fratture in  Lactarius volemus  (Fr.) Fr.; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

Squame che decorano il cappello in  Lepiota cristata  (Bolt. : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Dissepimenti  tipicamente dentati in  Polyporus squamosus  (Huds. : Fr.) Fr.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Particolare del filo lamellare intero e colorato di giallo-oro in  Russula aurea  Persoon; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Gleba particolare nello sporoforo secozioide di  Setchelliogaster tenuipes  (Setchell) Pouzar; le cellette che compongono il suo interno sono allungate e assomigliano a delle lamelle malformate e anastomosate. Foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

Pseudolamelle  dicotomiche  in  Daedaleopsis tricolor  (Bull.) Bondartsev & Singer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Laetiporus sulphureus  (Bull. : Fr.) Murrill; foto (normale, non "macro") di Alessandro Francolini

 

 

Le sinuosità coreografiche della specie precedente (Laetiporus sulphureus) "catturate" con l'obiettivo-macro. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Particolare del filo lamellare (con alcune goccioline secrete dalle lamelle e diventate scure a causa del colore delle spore) in    Psathyrella lacrymabunda  (Bull.) M.M. Moser;

foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Il peridio in  Pisolithus arhizus  (Pers.) Rauschert contiene all’interno la gleba compatta strutturata a cellette (pseudo-peridioli) gialle o bianche (in basso, contenenti le spore immature) poi nero-violacee (più sopra, contenenti le spore più mature) e infine (nella parte alta) la polvere sporale matura di color marrone-polvere di cacao;

foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Gruppi di basidi "catturati" dall'obiettivo-macro sulle lamelle di  Hygrocybe pratensis  (Persoon : Fries) Murrill; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Cappello plissettato, pellicolare traslucido in   Coprinopsis lagopus    (Fr.) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Gleba inizialmente bianco-crema, con venature poco distinguibili poi tipicamente marezzata, con aspetto marmorizzato, percorsa da venature sterili di spessore variabile e piuttosto confuse di color biancastro, parte fertile da crema-ocra a bruno-rossiccia. Tuber borchii  Vittadini. Foto e commento di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 

Marasmius ramealis    (Bull. : Fr.) Fr. =  Marasmiellus ramealis    (Bull. : Fr.) Singer; piccola specie che fruttifica su steli o ramoscelli secchi e più o meno marcescenti.

Foto (normale la prima, con obiettivo-macro la seconda e la terza, quest'ultima con ulteriore ingrandimento tramite foto-ritocco) di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano dell'orlo   pileico  scanalato  e  tubercolato in   Russula foetens  Pers.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Squame retroverse sul gambo di  Amanita vittadinii  (Moretti) Vittadini  =  Saproamanita vittadinii   (Moretti) Redhead, Vizzini, Drehmel & Contu;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Scaglie sul cappello di  Amanita vittadinii = Saproamanita vittadinii; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Primo piano dell’area-peristoma  pieghettata  in   Geastrum striatum   DeCandolle; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare   fioccoso  e "burroso" in   Amanita ovoidea  (Bull. : Fr.) Link; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del cappello squamoso in  Agaricus augustus  Fr.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Anellaria semiovata   (Sowerby : Fr.) A. Pearson & Dennis  =  Panaeolus semiovatus  (Sowerby : Fr.) S. Lundell & Nannf.; un particolare della sezione in cui si vedono il filo delle lamelle bianco (in quanto il filo è sterile) e la superficie marezzata delle lamelle a causa della maturazione delle spore nerastre che non avviene contemporaneamente in tutte le parti delle lamelle stesse; foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Primo piano del reticolo sul gambo di  Boletus aestivalis    (Paulet) Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Una gleba particolare è quella di  Gyrophragmium dunalii  (Fr.) Zeller: si tratta di un Gasteromicete  agaricoide. La parte imeniale della gleba sottostante il peridio, simula nella forma le lamelle, in realtà si tratta di una struttura labirintiforme formata da pseudolamelle che prendono il nome di trabecole tutte ripiegate e accartocciate su se stesse. Commento e foto di Gianni Pilato

 

 

 

 

 

 

Particolare della gleba “lamelliforme” in Gyrophragmium dunalii; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

I colori delle lamelle contrastano con il colore del gambo; quando la lamella diventa decorrente, però, assume lo stesso colore del gambo.
 Lactarius lignyotus   Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Primo piano delle maglie allungate nel reticolo di   Xerocomus ichnusanus   Alessio, Galli & Littini; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare finemente eroso in  Psathyrella fulvescens  (Romagn.) M.M. Moser ex A.H. Sm.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Le lamelle tipiche dei Panaeolus: marezzate (o papillonacee) a causa della maturazione delle spore nerastre che non avviene contemporaneamente su tutta la superficie lamellare.  Panaeolus rickenii   Hora; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare del reticolo sul gambo di  Boletus permagnificus   Pöder =  Exsudoporus permagnificus   (Pöder) Vizzini, Simonini & Gelardi  =  Suillellus  permagnificus   (Pöder) Blanco-Dios; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare caratteristicamente e frequentemente colorato di rosa-rosso verso il margine del cappello in   Russula rosea    Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Latice bianco ma presto giallo zolfo sulle lamelle in  Lactarius chrysorrheus  Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Latice "lattiginoso" appena fuoriuscito da un taglio delle lamelle di   Lactarius piperatus  (L. : Fr.) Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Particolare della gleba di  Phallus impuducus   L. : Pers.; si notano le linee di demarcazione delle cellette (alveoli) della mitra  sottostante. Foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Gleba verdastra e maleodorante di   Phallus impudicus    su cui si posano le mosche attratte dall'odore; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Il bel filo lamellare scuro per la presenza di cheilocistidi con pigmento diffuso disciolto; in   Pluteus tricuspiratus  Velen.; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

Pleurocistidi assai grandi e visibili anche con la sola lente d'ingrandimento o in foto-macro in   Coprinopsis insignis  (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo;

foto di Alessandro Francolini 

 

 

 

 

 

 

Primo piano sulle squame nerastre e fibrillose del cappello di  Strobilomyces strobilaceus   (Scop. : Fr.) Berkeley; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

L'anello di  Lepiota aspera    (Pers. : Fr.) Quél.  si presenta squamoso per le squame piramidali che ne decorano il bordo inferiore. Foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.